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Software di virtualizzazione: i 4 consigli per scegliere quello giusto

Scritto da Proge-Software | 02 settembre 2020

Il software di virtualizzazione è un elemento centrale del percorso di trasformazione digitale di molte imprese. I benefici di questa tecnologia, infatti, sono molteplici: la gestione della sicurezza informatica viene accentrata e resa più agile; i dipendenti che lavorano in smart working e gli operatori sul campo possono sfruttare le applicazioni da qualsiasi dispositivo, anche da smartphone; le aziende possono sfruttare l’outsourcing per implementare i servizi gestiti e avere, così, costi certi e risultati affidabili. La scelta del software di virtualizzazione, quindi, rappresenta un momento spartiacque: dalla decisione dipenderà anche la configurazione del servizio, senza dimenticare le spese di CapEx e OpEx, che possono divergere a seconda della qualità della piattaforma di virtualizzazione prescelta.

 

Scegliere un software di virtualizzazione con una lunga storia

Il primo consiglio è di prediligere soltanto i software di virtualizzazione di vendor qualificati e che hanno una lunga storia (soprattutto di clienti soddisfatti) alle spalle. La virtualizzazione è una tecnologia su cui le imprese faranno affidamento per molti anni: la scelta di un buon software deve quindi presupporre un certo grado di qualità, costanti aggiornamenti e investimenti pluriennali da parte del vendor. Quest’ultimo come ha investito nel settore specifico dell’azienda? Intende investire ulteriormente nei prossimi anni? Queste sono domande a cui l’impresa deve dare una risposta durante la fase di scelta.

Viceversa, le imprese potrebbero trovarsi con un software ancora acerbo oppure una piattaforma che non viene sufficientemente supportata dal vendor. Il software di virtualizzazione deve quindi assecondare la storicità e la longevità del vendor: un prodotto migliore è un prodotto che dura più a lungo.

 

Software di virtualizzazione: prediligere la scalabilità o il supporto alle applicazioni legacy?

Nella scelta di un software di virtualizzazione viene inserito anche il fattore impresa. Una startup darà priorità alle piattaforme più facili da scalare, perché devono affiancare il percorso di rapida crescita che contraddistingue le neonate aziende. Dall’altra parte, un’impresa più solida e più ramificata avrà già un’infrastruttura IT preesistente e di conseguenza dovrà fare i conti anche con il trasferimento dei dati dalle applicazioni legacy; anzi, quest’ultime dovranno probabilmente continuare a fare parte del bagaglio software dell’azienda ancora a lungo. Due strade molto diverse, che portano a profonde riflessioni sullla scelta del software di virtualizzazione.

 

Un occhio di riguardo al Total Cost of Ownership…

Valutando un software di virtualizzazione le imprese devono considerare il Total Cost of Ownership (TCO) della piattaforma. Non si tratta solo del costo della piattaforma: vanno considerati i costi per formare il personale, il costo della licenza o dell’abbonamento del modello “as a service”, i costi di gestione durante il suo ciclo vitale e il supporto del partner che sta aiutando nell’implementazione. Le piattaforme che permettono di risparmiare sulle spese in conto capitale (come il server e costi energetici associati) hanno un passo in più perché ottimizzano l’uso dell’hardware. Le imprese devono considerare, inoltre, i tempi richiesti per l’implementazione del servizio.

…e attenzione ai costi nel lungo termine

Una piattaforma che permette di risparmiare sulla spesa iniziale potrebbe non rivelarsi la scelta corretta sul lungo termine. Più in generale, il costo di acquisto non dovrebbe essere un fattore decisivo perché potrebbe celare un’esperienza non ottimale e quindi spese più elevate nel lungo termine. Un software di virtualizzazione economico, infatti, potrebbe richiedere molto più supporto tecnico di una piattaforma che, pur con un costo iniziale più alto, funziona meglio, ha un’interfaccia più intuitiva ed è caratterizzata da percorsi di formazione più fluidi. Il software di virtualizzazione ideale è un’offerta bilanciata: una piattaforma scalabile, con un occhio ai costi ma senza compromettere le prestazioni finali e capace di rispondere alle effettive esigenze del cliente.