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I 4 passi per guidare la migrazione al cloud della tua azienda

Scritto da Proge-Software | 05 giugno 2019

Guidare la propria azienda nella migrazione al cloud significa rendere il proprio Sistema Informativo una leva per la trasformazione del business nel suo complesso. Il cloud rappresenta oggi il primo e indispensabile passo nel percorso della trasformazione digitale e consente non solo di ottimizzare risorse e applicazioni ma permette di abilitare soluzioni sempre più sofisticate anche su temi complessi, innovativi e sfidanti come l’Intelligenza Artificiale, gli Analytics e l’Internet of Things.

Se molte delle aziende oggi hanno già reso il cloud parte integrante della propria strategia IT, molte imprese stanno iniziando ora il loro percorso verso la nuvola. Un itinerario di sviluppo che deve essere correttamente pianificato per poter appieno godere dei vantaggi della sua adozione. Vediamo nel dettaglio gli step fondamentali di questo percorso di avvicinamento alla digital transformation e i passi per guidare la migrazione al cloud della tua azienda.

 

1. Pianificare i tempi della migrazione al cloud

Se la tua impresa sta valutando di optare per la nuvola, è bene scegliere il momento giusto in cui effettuare il porting, tenendo presente che il cloud computing non corrisponde a un mero spostamento di risorse e carichi di lavoro all’esterno, ma rappresenta un paradigma differente rispetto alla gestione tradizionale delle piattaforme on-premises. Ecco perché la migrazione necessita di una pianificazione attenta che va fatta alla luce di situazioni contingenti che potrebbero renderla urgente. Per esempio, in seguito alla conclusione del ciclo di vita di prodotti software utilizzati in azienda o per adeguare l’infrastruttura IT a nuovi requisiti di compliance normativa. Si pensi, nel primo caso, all’imminente fine del supporto per Windows server 2008 e SQL server 2008 con il conseguente venir meno delle patch di aggiornamento e sicurezza; nel secondo, all’entrata in vigore del GDPR e alle sue implicazioni per la tenuta dei dati personali da parte delle organizzazioni. Il cloud potrebbe essere la soluzione più conveniente per entrambi.

 

 2. Assessment tecnico e funzionale

Il secondo passo per una migrazione ponderata richiede un accurato assessment tecnico e funzionale che comprende:

  • comparazione tra i costi attuali per la gestione del data center in locale e quelli a consumo collegati al cloud, i primi solitamente identificati con il TCO (Total Cost of Ownership), i secondi con il ROI (Return on investment);
  • identificazione dei carichi di lavoro e delle applicazioni che si intendono spostare in cloud, con la disanima e le ipotesi di soluzione di fronte a incompatibilità di linguaggio delle applicazioni meno recenti con il cloud di destinazione;
  • individuazione della nuvola più adatta ai fabbisogni della tua azienda fra cloud pubblico, privato o ibrido, una scelta che dipende da vari fattori il principale dei quali riguarda la tipologia di dati da gestire (aziende dei settori fintech o healthcare, ad esempio, tendono a preferire il cloud privato o ibrido per avere maggiore controllo rispettivamente su dati finanziari e sensibili).

 

 3. Adozione

In questa fase la tua azienda potrà cominciare a sperimentare i benefici della migrazione in un ambiente di test che si concentri all’inizio su dati non mission-critical. Sarà essenziale la collaborazione con un cloud service provider (CSP) che disponga di una rete di partner certificati in grado di affiancarti con un supporto personalizzato e soluzioni end-to-end fondamentali per rimuovere i possibili fattori di blocco o di rallentamento. In tal senso, proprio perché il cloud computing non è una semplice tecnologia che ne sostituisce una più obsoleta, ma è un approccio diverso nell’utilizzo delle risorse, sarà bene verificare che i partner dei CSP dispongano di competenze multidisciplinari. Solo così saranno capaci di accompagnare i dipendenti della tua organizzazione lungo un percorso di change management che li metta in condizione di sfruttare al meglio le potenzialità del cloud.

 

 4. Check Finale e Possibili Evoluzioni

Il quarto e ultimo passo si focalizza sulla verifica dei risultati ottenuti rispetto alle esigenze del business, sulla verifica di corrispondenza dei dati  reali ai parametri SLA (Service Level Agreement) concordati con il Cloud service provider. È anche il momento per decidere un eventuale evoluzione della nuova infrastruttura Cloud con una diversa redistribuzione dei workload o con un ricorso più ampio ai servizi offerti dal CSP in ottica di application modernization. Servizi cloud nativi di Business Intelligence o di intelligenza artificiale, ad esempio, possono aggiungersi alla migrazione vera e propria, conferendo un ulteriore vantaggio competitivo alla tua azienda.