La remotizzazione desktop è un tassello fondamentale del percorso di digitalizzazione delle imprese che vogliono evolvere il proprio modo di lavorare. Usare un computer da remoto permette ai dipendenti di accedere alle proprie risorse indipendentemente da dove si trovano e quale device stanno usando. L’esperienza è flessibile e agile, garantendo l’operatività dei dipendenti quando non sono in azienda. La remotizzazione desktop consente di usare qualsiasi device per accedere, tramite una connessione di rete, al proprio computer aziendale. I desktop da remoto fanno parte di un modello operativo efficiente che per essere applicato a dovere deve essere basato su alcuni pilastri tecnologici essenziali, come un collegamento VPN da usare per proteggere la connessione al computer aziendale. Senza dimenticare un imprescindibile percorso di change management, fondamentale per guidare i dipendenti attraverso il cambiamento.
Poter disporre da remoto del proprio computer aziendale apporta significativi benefici sull’operatività: è un modello flessibile e scalabile, oltre che personalizzabile sulle specifiche esigenze di ogni impresa. È però necessario che l’azienda faccia attenzione alla connessione di rete che viene usata dal dipendente per accedere da remoto al computer aziendale. La pandemia ed il ricorso, spesso affrettato, al lavoro agile hanno accelerato la smaterializzazione dell’ufficio. Secondo un’indagine di OMR, il mercato delle Virtual Desktop Infrastructure (VDI) valeva 8,2 miliardi di dollari nel 2018 e crescerà con un ritmo annuale dell’11,4%. Segnale che tante imprese, già prima della COVID-19, stavano digitalizzando il proprio ambiente di lavoro per assecondare tendenze ormai impossibili da ignorare. Il dipendente, per esempio, potrebbe accedere alle risorse aziendali da una rete pubblica, che per sua natura è molto fragile e vulnerabile. Ecco perché è fondamentale che, per una remotizzazione desktop efficace e sicura, l’azienda istruisca a dovere il dipendente sulle best practices da adottare e, soprattutto, renda disponibile l’accesso VPN per proteggere il canale di comunicazione tra il dispositivo usato per l’accesso (che può essere un PC, piuttosto che un tablet o uno smartphone) e la rete aziendale.
I desktop remoti permettono di accedere ai file e alle risorse che sono presenti su un altro dispositivo. C’è un ulteriore livello di remotizzazione: i desktop virtuali. Si tratta di una tecnologia evoluta, che ha benefici significativi nella sicurezza centralizzata e nell’efficienza operativa. L’ambiente desktop viene virtualizzato su un server o un cluster di server e il dipendente può accedervi da qualunque posizione. La grande differenza rispetto al desktop remoto, funzionalità spesso già integrata all’interno dei moderni sistemi operativi, è la maggiore flessibilità e scalabilità fornita da un sistema di VDI: non è il singolo dispositivo a fare la differenza (la postazione del dipendente in ufficio), ma è il server che viene configurato per offrire la migliore esperienza possibile. Le aziende, in questo caso, possono gestire unicamente il server per fornire benefici non a un singolo dipendente, bensì a un intero reparto aziendale.
Le soluzioni per implementare correttamente la remotizzazione desktop sono molteplici. Molti vantaggi sono comuni – dai benefici operativi e l’aumento della produttività al risparmio di costi e di tempi per i dipendenti – ma le tecnologie possono essere diverse fra loro. Spetta al partner tecnologico l’onere di fornire la consulenza adatta per personalizzare il servizio di desktop remoto su misura per l’azienda. Quante persone sono coinvolte? Qual è il progetto che l’azienda vuole concretizzare? Quali sono le principali difficoltà che vengono riscontrate quotidianamente? Il system integrator affianca l’azienda nel percorso di digitalizzazione sia sul fronte tecnologico sia su quello organizzativo, fornendo consulenza e buoni consigli operativi.